Com'e' dunque il bambino normale? Forse si limita a mangiare, crescere e sorridere dolcemente? No, non e' affatto cosi'. Il bambino normale, se ha confidenza con la madre e il padre, supera davvero se stesso. Col tempo, sperimenta la sua capacita' di provocare scompiglio, distruggere, spaventare, logorare, devastare, ingannare e trafugare...
All'inizio, ha un assoluto bisogno di vivere in un ambiente pieno d'amore e di forza (e quindi di tolleranza) - altrimenti avra' troppa paura dei suoi stessi pensieri e delle sue fantasie per progredire nel suo sviluppo emotivo.
Donald Winnicott

giovedì 4 marzo 2010

Quando perdi la pazienza


Medusa

I bambini ti mettono a dura prova. No, meglio, i figli mettono a dura prova i loro genitori. Ti permettono di mettere a nudo le tue debolezze, ma anche di evidenziare le tue capacita’. Uno psicanalista in casa!
Ad esempio, ho scoperto di saper disegnare. I bambini non indulgono in commenti ipocriti, se qualcosa e’ brutto e’ brutto, se e’ bello e’ bello.
“Mamma mi disegni un dinosauro?” Ed ecco sul foglio prende vita un dinosauro da colorare.
“Mamma mi disegni un drago a tre teste, una di giraffa una di leone ed una di rinoceronte?” Adesso esageriamo, ma comunque il risultato e’ soddisfacente.
Ho anche scoperto qualcosa di questo mio brutto carattere: sono irosa. Che mamma cattiva! Difficilmente sculaccio i miei bambini, dopo mi sento svuotata, sporca, inadeguata. Mi sembra anche inutile, a loro dopo due minuti passa, in tutti i sensi, nessun rancore nessun insegnamento percepito, a me resta l’amaro del rimorso, per ore. Eppure a volte davvero perdo la pazienza, sembra quasi che siano loro a cercare un prestesto qualsiasi per farti arrabbiare. Ieri ad esempio quello piccolo sputacchiava lo yogurt dappertutto, con la cannuccia, volontariamente. Il che potrebbe anche far ridere, ma se poi vedi la tovaglia il pigiama il pavimento tutto puntinato di rosa, passa la voglia di umorismo. Se poi si finisce con un altro disastro preannunciato, e mettici anche la stanchezza della giornata, parte la faccia brutta, partono gli urlacci e gli sculaccioni.
Che mamma brutta!

Fortuna che dopo abbiamo fatto la pace.

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