Com'e' dunque il bambino normale? Forse si limita a mangiare, crescere e sorridere dolcemente? No, non e' affatto cosi'. Il bambino normale, se ha confidenza con la madre e il padre, supera davvero se stesso. Col tempo, sperimenta la sua capacita' di provocare scompiglio, distruggere, spaventare, logorare, devastare, ingannare e trafugare...
All'inizio, ha un assoluto bisogno di vivere in un ambiente pieno d'amore e di forza (e quindi di tolleranza) - altrimenti avra' troppa paura dei suoi stessi pensieri e delle sue fantasie per progredire nel suo sviluppo emotivo.
Donald Winnicott

venerdì 19 marzo 2010

Quel demonio di Pippi



Ieri il piccolo mi ha piantato in faccia quegli occhi grandi e scuri, e mi ha chiesto “Mamma, ma anche voi al lavoro fate il trenino per andare a mensa?”. “Certo!” ho risposto io, “Davvero?” ha insistito il grande.
“Ma te stai dietro a babbo?”ha ripreso il piccolo.
“Si”
“E davanti a babbo chi c’è?”
“Simone”
“E dietro a te?”
“Laura”
“E chi fa il macchinista?”
“Gualtiero, che è anche comunista”
“E il capostazione?”
“Francesco”
“Si, ma chi è la maestra?”
“La Liuba!”
Spero di essere stata convincente.


Pippi vive da sola in una grande casa colorata che ha dipindo di verde, giallo, rosa, azzurro. Sua mamma è in cielo e suo papà è Johnny Deep, il pirata dei Caraibi. Pippi non vuole andare a scuola, ed anche quando vanno a prenderla i vigili per farla ragionare lei scappa sul tetto dove la inseguono fino a cadere; restano illesi, ma si danno spaventati alla fuga. Si perchè Pippi è anche un po’ magica, fortissima e agilissima, salta sui divani, dorme con le scarpe, si veste come capita e quindi in modo variopinto, mangia un sacco di dolcetti ed è piena di soldi che spende in troiai. I soldi sono quelli che le manda suo padre, pirata dei Caraibi. Pippi tiene in casa un cavallo maculato. Pippi è generosa con gli amici e non sopporta le prepotenze, ma combina un sacco di guai quando la invitano a casa i suoi due compagni di gioco. Non è certo campionessa di buone maniere.
Sono cresciuta con Pippi e non ho capito come ho fatto a risultarne immune. Voglio dire, a parte vestirmi in maniera variopinta, sono piuttosto educata ed ho frequentato volientieri la scuola. Se uscisse oggi sui media il personaggio di Pippi, orde di psicologi gli si avventerebbero contro al grido di “E’ diseducativo”. In effetti i miei bimbi mi chiedono a volte di pitturare le pareti o di tenere in casa un elefante, saltano sul divano, chiedono caramelle, ed io mi domando: sarà colpa di Pippi? O meglio: sarà merito di Pippi?
Eppure, se ho resistito io, al massimo da grandi si metteranno il cappello viola e la sciarpa a righe gialle. Viva Pippi!

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