Com'e' dunque il bambino normale? Forse si limita a mangiare, crescere e sorridere dolcemente? No, non e' affatto cosi'. Il bambino normale, se ha confidenza con la madre e il padre, supera davvero se stesso. Col tempo, sperimenta la sua capacita' di provocare scompiglio, distruggere, spaventare, logorare, devastare, ingannare e trafugare...
All'inizio, ha un assoluto bisogno di vivere in un ambiente pieno d'amore e di forza (e quindi di tolleranza) - altrimenti avra' troppa paura dei suoi stessi pensieri e delle sue fantasie per progredire nel suo sviluppo emotivo.
Donald Winnicott

venerdì 23 aprile 2010

Il corpo


Gesù bambino nella culla

“Mamma cosa c’è nella minestra di verdure?”
“Patate, carote, zucca, porro, sedano, prezzemolo, finocchio, il sole per fare crescere le piante, la pioggia che le ha bagnate, la terra dove stava il seme, l’aria ed il sudore del contadino che le ha coltivate”
“Perchè dobbiamo mangiare la minestra?”
“Ci sono le vitamine per la pelle e per gli occhi, il ferro per essere forti, l’acqua per lavarvi tutto il corpo”
“Mamma perchè la pipì è gialla?”
“L’acqua che bevete lava tutto il vostro corpo ed esce un pochino sporca, come quando fate il bagnetto e rimane l’acqua sugosa nera”.
Mio figlio piccolo si è ormai fatto l’idea che il corpo sia un qualsosa di estraneo a lui stesso, qualcosa di indipendente anche se attaccato a lui. A volte mi chiede “Mamma se mangio un pezzo di carta cosa fa il corpo?” come se questo corpo, il suo corpo, fosse accanto a lui per caso.
“ Se mangi la carta ti viene il mal di pancia”
“E se vado subito dal dottore lui mi cura il corpo?”
“Si e ti guarisce”.
Comunque entrambi i bimbi hanno capito che il corpo si può modificare, migliorare, allenare. Se mangi troppi troiai oltre a venirti “il mal di pancia al corpo” diventi “ciccionito”. Puoi fare gli addominali per non avere la pancetta. Le donne si truccano per essere più carine e si pettinano i capelli per nascondere alcuni difetti. Loro adorano il burro di cacao, ed amano curiosare nella mia borsetta dei trucchi.
Quando stamattina la cugina sedicenne si è presentata a colazione spettinata e senza trucco il grande ha esclamato “Come è brutta!”.
Capiranno che non è un apprezzamento da fare al corpo di una donna.

giovedì 15 aprile 2010

Radar



I bambini sono dei radar, almeno rispetto allo stato d’animo dei genitori. Ci avete mai fatto caso? Sono nervosi se voi siete nervosi, sono sereni e allegri se anche voi lo siete. Per questo nelle giornate no pensiamo “Proprio oggi che ero distrutta, hanno fatto il diavolo a quattro”. Oppure in quelle si “Oggi la giornata è andata molto bene, ed anche i bimbi sono stati bravissimi”.
Non sempre comunque è possibile essere al cento per cento, e talvolta le cose rischiano di precipitare se non si esegue una brusca virata. Ieri pomeriggio stava diventando l’epilogo di uan giornata no. Soprattutto per me e per il grande. Sarà per via della recita, mi sono chiesta, che di nuovo il grande si rifiuta di fare. Sarà per via della didattica di questa maestra che li fa solo lavorare, mette le tabelle a punteggio per chi mangia di più a mensa, organizza eventi per gloria personale più che per far divertire i bambini. Si, sono la solita mamma che si lamenta della classe insegnanti. Anche se a dire il vero è la prima volta che ho da ridire su qualche maestra. Ma taccio, per rispetto di chi cerca di fare bene il proprio lavoro, ma soprattutto taccio coi bambini, che non devono sentire il mio disagio. Cerco solo di convincerli a fare del loro meglio ed a comportarsi bene in classe. E poi eravamo tutti molto stanchi, Aprile dolce dormire. Eppure questa faccenda del radar...capiranno pure con chi ho maggiore complicità tra amici e conoscenti e con chi meno.
Fortuna che ieri sera sono arrivati i cugini più grandi, con un carico di figurine degli eroi Marvel. Bastava poco per virare al sereno.

venerdì 2 aprile 2010

Recita in costume


Mamma in mutande, dopo le ho disegnato il vestito a righe

Ci risiamo. Devo preparare la maschera da castoro per la recita di fine anno del piccolo. Il fatto è che ho poco tempo e troppa fantasia. Ed ogni volta alle recite è tutto uno sfavillio di costumi da sartoria, antenne di fata che sembrano comprate al mercatino di Trilly, code di scoiattolo che paiono muoversi. Poi arrivano i miei bimbi, con le antenne di grillo fatte col filo da stendere e gli elastici per capelli, o il vestito da nano di Biancaneve che pare più un sacco di pannolenci verde. Magari col tempo apprezzeranno le doti di una mamma così piena di idee e così incapace a cucirle. Fossero disegni, magari. Invece no, mi si richiedono doti di sartoria. Basta, gli disegno due denti sulla bazza, gli cucio una coda di polistirolo marrone al culetto e lo vesto di marrone. Al più sembrerà una cacca che morde.