Com'e' dunque il bambino normale? Forse si limita a mangiare, crescere e sorridere dolcemente? No, non e' affatto cosi'. Il bambino normale, se ha confidenza con la madre e il padre, supera davvero se stesso. Col tempo, sperimenta la sua capacita' di provocare scompiglio, distruggere, spaventare, logorare, devastare, ingannare e trafugare...
All'inizio, ha un assoluto bisogno di vivere in un ambiente pieno d'amore e di forza (e quindi di tolleranza) - altrimenti avra' troppa paura dei suoi stessi pensieri e delle sue fantasie per progredire nel suo sviluppo emotivo.
Donald Winnicott
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mercoledì 10 marzo 2010

Gravidanza isterica


I buchi sono per gli occhi, nel caso vuoi farci una maschera

Da quando la mia amica mi ha detto di essere incinta, mi sento gravemente affetta da gravidanza isterica. I nostri figli hanno la stessa età, lei ha due femmine ed io due maschi. Ci siamo conosciute alle scuole medie, abbiamo frequentato due diversi licei, ci siamo laureate in Ingegneria entrambe, siamo entrambi immerse nel mondo del lavoro e della mammosità, siamo state incinte insieme condividendo l’ansia da bilancia dei nostri lattanti, mi pare ovvio che adesso che lei è incinta mi senta un po’ incinta anche io. Ho cominciato a sedermi sul divano a gambe divaricate come se avessi la pancia, mi sono immaginata a lavare frutta e verdura con l’amuchina per timore della toxo, ho pensato all’amniocentesi, ai controlli mensili, a chi ti dice brava, chi ti dice sei matta, chi ti dice eh volevi proprio la femminuccia (sarebbe il maschietto nel suo caso) quando ovviamente a te non importa proprio niente se pisellino o passerotta, ho pensato di avere di nuovo la nausea e quel terribile sapore metallico in bocca, ed a quella strana sensazione di essere posseduta. Esattamente posseduta da un essere che in modo totalmente incontrollabile da parte tua si impossessa del tuo corpo, ne fa una damigiana, e poi se ne va lasciandoti stremata su un letto d’ospedale. Ma ti sembra il modo?

venerdì 5 febbraio 2010

Ginnastica preparto


Zucca

La ginnastica preparto e’ davvero importante. Prima di tutto perche’ ti consente di conoscere altre future mamma che condividono con te la stessa condizione di cicciona ansiosa. Secondo perche’ ti permette di conoscere le ostetriche che ti potranno aiutare anche dopo il parto, dall’allattamento al bagnetto, come la mitica Maria di Livorno. Infine impari un po’ di ginnastica e respirazione. L’ostetrica Maria insiste’ molto sulla ginnastica dolce, distensiva, la respirazione diaframmatica e gli esercizi del perineo, che possono aiutare anche dopo il parto per prevenire problemi di incontinenza (tipo tossire e piscarsi nelle mutande, ridere e pisciarsi nelle mutande, saltare e pisciarsi nelle mutante) e prolasso dei genitali. Si possono fare sempre, per esempio adesso che sto scrivendo, concentrandomi sulla vulva piu’ che sull’ano. A chi stava andando troppo oltre la data presunta parto, l’ostetrica suggeri’ di fare l’amore tre volte al giorno. E di camminare. Non so chi segui’ quale dei due suggerimenti.
Personalmente non ne ebbi bisogno in quanto il mio primo bimbo nacque in anticipo e mi presentai ad una delle ultime lezioni del corso preparto con in braccio la prova pratica del mio apprendimento; un neonato in ciccia e pannolino. Ero completamente drogata dall’evento e penso di essere sembrata un alieno alle altre mamme ancora incinte.
Comunque gli esercizi del corso preparto che mi piacquero di piu’ furono quelli di visualizzazione, ovvero concentrarsi ad occhi chiusi e cercare di vedere il bambino dentro la tua pancia. Mi immaginai come un piccola luce che vagando illuminava le parti del corpo di mio figlio, dai piedini alle gambe, le braccia, la faccia. Forse lui mi fece anche un sorriso quando mi vide arrivare sottoforma di lucciola. Ripetei quell’esercizio piu’ volte, anche da sola. Mi aiutava a familiarizzare con quello che vedevo normalmente come una rotondita’ dall’esterno, e che finalmente diventava una creatura pulsante. Penso che anche lui fosse felice di vedermi, ed alla fine (anzi all’inizio!) decise di seguirmi fuori da quella cavita’ e di venire alla luce.

lunedì 18 gennaio 2010

Partorienti


Le donne incinte sono molto vulnerabili. Prima di tutto, hanno sempre il fiatone. Secondo, non possono portare pesi. Terzo, primo o poi partoriranno. Ecco, consiglio vivamente chi deve partorire di non parlare assolutamente MAI con le donne che hanno appena partorito. L’essere umano, infatti, oltre ad essere composto di una buona dose di sadismo, tende all’esagerazione delle vicende personali. Un parto cesareo puo’ diventare nei racconti della protagonista un Telethon della maternita’: 30 ore per la vita, trascorse tra grida e dolori strazianti. Non ascoltate questi resoconti perche’, anche supponendo che siano veri, aumenteranno solo le vostre paure e le vostre ansie. Pensate che il vostro parto sara’ semplice e naturale, che siamo animali fatti per questo e che tutto funzionera’ alla perfezione. Pensate che il vostro bambino sapra’ meglio di voi come comportarsi, che decidera’ da solo quando uscire, che contrazioni regolari oppure la rottura delle acque vi avvertiranno che e’ il momento giusto per andare in ospedale. Pensate che li’ raggiungerete la dilatazione adeguata per farlo uscire e che lui eseguira’ un avvitamento da tuffatore olimpico per venire alla luce nel modo meno traumatico possibile. Pensate che anche se sentirete dolore, sara’ tutto molto breve, finira’ presto e dopo ci sara’ un fagottino caldo da accudire.
Per me e’ stato cosi’, a parte che mi sono fatta la cacca addosso alla prima contrazione.