Com'e' dunque il bambino normale? Forse si limita a mangiare, crescere e sorridere dolcemente? No, non e' affatto cosi'. Il bambino normale, se ha confidenza con la madre e il padre, supera davvero se stesso. Col tempo, sperimenta la sua capacita' di provocare scompiglio, distruggere, spaventare, logorare, devastare, ingannare e trafugare...
All'inizio, ha un assoluto bisogno di vivere in un ambiente pieno d'amore e di forza (e quindi di tolleranza) - altrimenti avra' troppa paura dei suoi stessi pensieri e delle sue fantasie per progredire nel suo sviluppo emotivo.
Donald Winnicott

giovedì 27 maggio 2010

Devi dormire!


Il Signore della Terra, del Cielo, del Fuoco, ecc. e babbo

Il sonno è uno dei problemi che si affronta con i bambini piccoli. Purtroppo spesso i bambini piccoli non dormono. O dormono di giorno. O dormono in modo interrotto. O nei momenti sbagliati, ma mai quando dovrebbero. Questo per un genitore è dilaniante. Soprattutto quando un genitore non può adattarsi agli orari dei figli per motivi familiari o di lavoro. È come vivere sempre con un casco in testa ed una visiera sporca; il mondo appare confuso, opaco, attutito.
Se volevi dormire dovevi comprati un acquario, direte voi.
Giusto.
Prima o poi comunque un genitore incontra un altro genitore che gli consiglia un libro risolutivo; “Fate la nanna”. Per me leggerlo fu illuminante, capii meglio i meccanismi del dormire. La base è imparare ad addormentarsi da soli, in quanto anche noi adulti abbiamo continui micro risvegli notturni che gestiamo riuscendo a riaddormentarci da soli quasi senza accorgersene. Se invece un bambino non impara ad addormentarsi da solo, nella sua cameretta, nel suo lettino, al suo orario, senza genitori accanto, gestire i microrisvegli può divenire difficile. Da qui il sonno interrotto. Quindi fu chiaro che lo scopo doveva essere quello di insegnare ai bimbi ad addormentarsi da soli. Provai anche a seguire i metodi da lager del libro, ma per fortuna soprattutto grazie a mio marito non siamo andati avanti in questa impresa dilaniante. Se è vero infatti che lo scopo è chiaro, il libro si presenta un po’ troppo violento sul metodo, e paragona un bambino ad un frullature senza istruzioni, appunto fornite dal libro stesso. Il paragone mi parve subito un po’ azzardato, il frullatore non ha sentimenti, né piange, né parla o ascolta o ama o soffre. Inoltre i miei bambini non hanno ancora imparato a frullare frutta e verdura.
È vero anche che un bambino che non dorme può esaurire un genitore. Poco tempo fa ho sentito la nostra vicina di casa, una bambina di circa tre anni, piangere disperata. Probabilmente i suoi genitori provavano a farla dormire da sola. Poi la voce isterica della mamma “Devi dormire!”, e chissà che non ci sia stato anche uno sbatacchione. È umano.
Qualche consiglio? Non saprei, i miei si addormentano ancora mentre leggiamo la storiella, con babbo ancora nella loro cameretta, difficilmente da soli. Provate a esclamare “Devi dormire!”, magari funziona.

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