Com'e' dunque il bambino normale? Forse si limita a mangiare, crescere e sorridere dolcemente? No, non e' affatto cosi'. Il bambino normale, se ha confidenza con la madre e il padre, supera davvero se stesso. Col tempo, sperimenta la sua capacita' di provocare scompiglio, distruggere, spaventare, logorare, devastare, ingannare e trafugare...
All'inizio, ha un assoluto bisogno di vivere in un ambiente pieno d'amore e di forza (e quindi di tolleranza) - altrimenti avra' troppa paura dei suoi stessi pensieri e delle sue fantasie per progredire nel suo sviluppo emotivo.
Donald Winnicott

venerdì 17 settembre 2010

Il "mio" primo giorno di scuola


Squalo

È stato 33 anni fa.
No, non è vero, è stato ieri. Quello di 33 anni fa mi ha lasciato alcune immagini di grembiuli bianchi, fiocchi azzurri, e bimbi in lacrime in classe.
Ieri mio figlio più grande ha iniziato la scuola, col suo grembiulino nero, le scarpe da ginnastica, e lo zaino. Ha tirato sassi agli alberi con un amichetto, finchè non hanno chiamato la sua classe, l’Elefante. Si è avvicinato all’ingresso, poi hanno chiamato il suo cognome, si è voltato per avere da me conferma che fosse davvero lui, ho fatto cenno con la testa, ha sorriso ed è entrato. Mi è venuto da piangere. Eppure era un cucciolo così piccolo, mi faceva le fusa in braccio a Milano e poi ha camminato a Genova, mentre a Livorno ha imparato a nuotare. Aveva il pannolino e le gambette magre, adesso è biondo come un tedesco abbronzato e porta il 33, mi racconta le sue giornate e mi chiede quanti anni ho. E il bello ha da venire.

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Per fortuna che ci sono i livornesi. Delle tre classi, Elefante, Tartaruga e Camaleonte, quest’ultima è stata davvero difficile da metabolizzare. Il Camaleonte, sulla bocca dei genitori, è diventato prima una lucertola, poi un geco e alla fine un ramarro. Certo se avessero scelto le classi dell’Orata, della Cernia e del Favollo sarebbe stato tutto molto più semplice.

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